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SANIFICAZIONI

CHI SONO I COLPEVOLI??

Negli uffici con più persone in uno spazio chiuso, la concentrazione di agenti microbiologici, le sostanze chimiche, senza dimenticare le esalazioni provenienti da carte termiche e toner, incidono in maniera consistente nel deteriorare la qualità dell’aria e nel causare piccoli disturbi che di norma non vengono associati a questo problema, ma che sono il campanello d’allarme di un ambiente di lavoro poco salubre: tosse, secchezza e arrossamento degli occhi e ancora problemi respiratori, mal di testa fino a nausea e vertigini sono i più comuni e causano il cosiddetto mal d’ufficio.

Nelle officine produzione – magazzini stoccaggio svolge un ruolo rilevante lo scarso ricambio di aria, le polveri generate da bancali, gli strumenti di lavoro, gomme, odori stagnanti.​​

Nelle industrie alimentari – ristorazione troviamo agenti chimici, agenti microbiologici, allergeni, muffe ed odori persistenti.

Le attività zootecniche sono una sorgente importante di inquinanti atmosferici gassosi e bioaerosol.

I mezzi di trasporto, insieme al carico, trasportano anche batteri/virus da un paese all’altro; anche gli impianti di ventilazione e di areazione contengono impurità e virus.

Quali sintomi provoca nell’uomo l’inquinamento indoor?

 

Il Ministero della Salute riconosce che l’inquinamento dell’aria degli ambienti confinati (indoor), in particolare quelli adibiti a dimora, svago, lavoro (es. uffici) e trasporto, rappresenta un importante problema di sanità pubblica.

Le principali patologie associate a inquinamento indoor sono: malattie allergiche, asma e disturbi respiratori nell’infanzia, infezioni respiratorie (es. legionellosi), tumore del polmone, malattia cardiovascolare e disturbi irritativi.

Quanto siamo esposti all’inquinamento indoor?

 

Il nostro stile di vita è basato soprattutto sullo svolgimento di attività in ambienti chiusi (casa, lavoro, tempo libero).

Come risulta da alcune indagini condotte a livello europeo, la popolazione dei centri urbani trascorre in media il 95-97% del tempo in ambienti confinati, privati e pubblici, (oltre 20 ore al giorno, delle quali circa la metà nella propria abitazione – indoor) e solo l’1% nell’ambiente esterno (outdoor). A questo stile di vita si associa sempre più frequentemente la manifestazione di molti disturbi della salute dovuti all’inquinamento cosiddetto “domestico”.

COME DIFENDERSI

Il gesto abituale di aprire le finestre non serve più. Troppo inquinata l’aria esterna, lo stesso quella interna.

La scelta di acquistare prodotti tecnologici che catturino i contaminanti, come i purificatori d’aria per la casa, aiuta ma non risolve, perché non eliminano le flore batteriche presenti sulle superfici degli oggetti.

PERCHE' SANIFICARE MIGLIORA LA QUALITA' DELL'ARIA:UNA BUONA PRATICA PER "RESPIRARE MEGLIO"

Lo dice anche il Ministero della Salute: respirare aria viziata, carica di batteri, virus e allergeni provoca malessere fisico, ma anche psicologico, causando irritabilità, insoddisfazione, perdita di concentrazione che hanno inevitabili effetti negativi oltre che sulla salute anche sul livello di comfort e concentrazione delle persone e, di conseguenza, sulla qualità del lavoro.

Nelle aziende la sanificazione degli ambienti è dunque una buona pratica che molto può fare per rimediare a questi inconvenienti e proteggere la salute dei lavoratori. La sanificazione degli uffici privati e pubblici con atomizzazione di perossido di idrogeno, oltre a velocizzare le procedure di pulizia, è anche molto più efficace nell’assicurare uffici e spazi comuni vivibili e perfettamente igienizzati, perché permette di rimuovere batteri, pollini e muffe dall’aria e dalle superfici e neutralizzare i cattivi odori. Sanificare costantemente gli uffici in modo efficace e adottare alcune piccole ma sane abitudini aiuta a combattere l’inquinamento indoor e la cosiddetta “sindrome da edificio malsano”.

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